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MAURITANIA 4/10/2004
Per la seconda volta in due mesi un grosso sciame di locuste ha fatto la propria apparizione nella capitale della Mauritania Nouakchott divorando gli alberi e le aree verdi rimaste integre dopo il primo passaggio avvenuto il 4 agosto scorso. Lo riferiscono fonti locali, precisando che la nuvola di insetti ha creato nuovamente scompiglio in città dove gli abitanti hanno cercato in tutti i modi di scacciarli, senza però ottenere grossi risultati. Secondo il ministero dell'Ambiente, gli insetti hanno distrutto il 40-50% dei raccolti del Paese e quasi il 60% dei pascoli. Nonostante gli sforzi e la mobilitazione di squadre speciali incaricate di spruzzare migliaia di litri di fitosanitari messi a disposizione dal governo, solo un ottavo del Paese è stato spruzzato di pesticidi. Il Programma delle Nazioni Unite per l'agricoltura e l'alimentazione (Fao) venerdì scorso aveva avvisato di un nuovo sciame lungo una settantina di chilometri in movimento verso la Mauritania nord-occidentale, il Sahara occidentale e verso le isole di Capo Verde. Ai primi di luglio la Fao aveva lanciato un nuovo allarme locuste in Africa, sottolineando che gli insetti avevano già lasciato i luoghi di riproduzione nella zona nord occidentale del continente pronte a sciamare verso Mauritania, Senegal, Mali, Nigeria e Ciad e forse anche Sudan e Gambia. Secondo l'agenzia dell'Onu quella di quest'anno "è la peggiore invasione di cavallette degli ultimi 15 anni" e finora ha distrutto milioni gli ettari nel Maghreb (Marocco, Tunisia, Algeria e Libia) e nella zona del Sahel. Le locuste del deserto sono considerate animali solitari, ma in presenza di condizioni climatiche favorevoli - ad esempio dopo abbondanti piogge - tendono a formare sciami lunghi chilometri che possono contenere decine di milioni di insetti.
[MZ]
Archivio MISNA
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