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Maghreb
I paesi dell'area del Maghreb
Con il termine Maghreb (in lingua araba al-Maghrib, significato: occidente) si intende l'area più a ovest dell'Africa settentrionale che si affaccia sul mar Mediterraneo. La regione, detta anche Africa Mediterranea, venne conquistata dagli arabi nel VII secolo. È composta da diverse nazioni, in un arco compreso tra la Tunisia e il Marocco ed è oggi la parte maggiormente sviluppata del continente Africano.
La religione prevalente è quella Islamica, e la popolazione è formata da berberi, locali ed emigranti del secolo scorso.
L'economia è molto florida, anche per i rapporti con l'Unione Europea. Le lingue europee sono molto usate nel commercio. Gli stati del Maghreb hanno affiancato industrie minerarie all'industria e anche il turismo è molto importante per Marocco, Tunisia ed Egitto.
Vi è un benessere economico e sociale maggiore rispetto all'Africa Subsahariana, ma la crescita incontrollata della popolazione ha portato ad una sovrappopolazione e ad una conseguente massiccia emigrazione, per lo più clandestina, verso Francia, Italia e altri paesi europei. Politicamente - sotto l'insegna del grande Maghreb - dal 1989 sono comprese nell'entità territoriale alcune nazioni arabe che, unite, danno vita all'Unione del Maghreb Arabo (oltre a Tunisia e Marocco, la Libia, l'Algeria e la Mauritania).
Geograficamente, il Maghreb - delimitato ad ovest dall'Oceano Atlantico e a sud dal deserto del Sahara - è attraversato dalle montagne dell'Atlante e dai rilievi - anch'essi di origine terziaria - che ne costituiscono il naturale prolungamento. La cima principale è data dal monte Toubkal (4.167 mt).
Sull'interno si estendono - in rapida successione - numerosi altipiani che delineano una fascia particolarmente arida con la presenza di territori caratteristici della steppa desertica e priva di possibilità di ambientazione, eccetto che nelle peraltro numerose e confortevoli oasi.
Sul lato del Mediterraneo, il clima sufficientemente temperato favorisce per contro l'agglomerarsi della popolazione; il terreno fertile ha contribuito in passato alla creazione di importanti e storiche città, culla della civiltà araba che dai secoli VII e VIII si è sovrapposta alle precedenti culture dettate dalle popolazioni berbere (di cui rimangono piccoli nuclei nelle località montane più impervie).
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